"CONTROL" di Anton Corbijn, 2007
Vita e morte di Ian Curtis, cantante e leader dei Joy Division. In poche parole, nulla più che il classico bio-pic ad uso e consumo dei fans. In particolare, il regista sceglie di concentrarsi sugli aspetti privati e sentimentali del protagonista, piuttosto che sull'innovativo discorso musicale della band, cosicchè quasi tutto si risolve su un piano prettamente esistenziale. Le esibizioni live, accuratamente ricostruite, non oltrepassano il livello della semplice imitazione, il più possibile fedele, ma pur sempre imitazione, prive cioè dell'intensità emotiva delle originali. Le movenze da marionetta di Ian Curtis diventano così un semplice "stile" per tenere il palco, malato e sofferto quanto si vuole ma mai shockante e rabbioso svelamento di una condizione di estrema fragilità fisica e psichica. Infine, la fotografia in bianco e nero appare qui la scelta più scontata, dal momento che non toglie nè aggiunge nulla a una storia che già di per se è fredda, triste e cupa.
Control - Transmission
She's lost control - Joy Division
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