"LADY IN THE WATER" di M. Night Shyamalan, 2006
Shyamalan è un regista che ha la capacità di sorprendere ad ogni suo film lo spettatore. Nel caso di Lady in the water, in negativo.
Se i temi che egli affronta nelle suo opere possono essere ricondotti a una specie di filosofia new age profondamente stucchevole, è anche vero che l'indubbio talento e un certo stile piuttosto riconoscibile gli hanno consentito di farsi apprezzare anche aldilà dei contenuti. Il sesto senso e soprattutto The village sono film molto piacevoli e interessanti (magari in futuro ne scriveremo), con intuizioni semplici e efficaci, e riescono a comunicarci qualcosa sull'America di oggi molto più di tanto cinema alla Sundance festival. Lady in the water sembra invece uno di quei tanti sermoni dove il predicatore alla fine si scaglia dal pulpito contro i poveri miscredenti (Shyamalan lo fa con estrema delicatezza), colpevoli di non avere fede in Dio onnipotente. Ci auguriamo quindi, come semplici spettatori, che da qui al prossimo film a Shyamalan sorga, se non una crisi mistica, almeno qualche dubbio.
Se i temi che egli affronta nelle suo opere possono essere ricondotti a una specie di filosofia new age profondamente stucchevole, è anche vero che l'indubbio talento e un certo stile piuttosto riconoscibile gli hanno consentito di farsi apprezzare anche aldilà dei contenuti. Il sesto senso e soprattutto The village sono film molto piacevoli e interessanti (magari in futuro ne scriveremo), con intuizioni semplici e efficaci, e riescono a comunicarci qualcosa sull'America di oggi molto più di tanto cinema alla Sundance festival. Lady in the water sembra invece uno di quei tanti sermoni dove il predicatore alla fine si scaglia dal pulpito contro i poveri miscredenti (Shyamalan lo fa con estrema delicatezza), colpevoli di non avere fede in Dio onnipotente. Ci auguriamo quindi, come semplici spettatori, che da qui al prossimo film a Shyamalan sorga, se non una crisi mistica, almeno qualche dubbio.
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