Presentazione "Senso"
SENSO
(Italia 1954, col, 115’)
R.: Luchino Visconti
sc.: Luchino Visconti dal racconto di Camillo Boito
f.: G. R., Aldo, Robert Krasker
mus.: Giuseppe Verdi, Anton Bruckner
m.: Mario Serandrei
int.: Alida Valli, Farley Granger, Massimo Girotti, Heinz Moog, Rina Morelli, Marcella Mariani
p.: Lux Film
Opera cardine per la fine del ‘cosiddetto neoralismo’, Senso è un complesso contenitore scenico che esalta in maniere differenti argomenti e tratti stilistici assai distanti dalla realtà, storica e cinematografica, dell’epoca. L’Italia risorgimentale, ricostruita tra melodramma e riferimenti pittorici, accoglie nello sfarzo consumato dell’ambientazione viscontiana un’inquieta dispersione dai due volti. La dimensione intima e soggettiva dei protagonisti, che si muovono in maniera autonoma e inconsapevole nella riedificazione storica, è specchio di un’immagine dilaniata dall’estraneità di una società che ignara ripetutamente la propria presenza. I sentimenti divengono facili e incomprensibili. La politica e la guerra sibilano silenziosi come un sottofondo, soffocati dal vano e debole inseguimento di una vaga tensione personale. Un film ‘bello’, ancora eccezionalmente seducente, che proprio per la sua vistosità restituisce il senso macabro dell’abbandono, la paura di rimanere al di fuori del mondo, al di fuori di sè.
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